Alla fine sei arrivata
a sigillare cristalli di ghiaccio
e
arginare piogge di cattiva stagione.
Abbiamo atteso trepidanti
il tuo mite calore
come abbraccio di madri
e
lo schiudersi dei colori
dappertutto riversati
come sorrisi su volti adulti
così rari.
I giorni allungati
nelle ore più vive
rubate all’oscurità
ritemprano gli spiriti
e
alleggeriscono le incertezze
di noi comuni mortali
che ci pare ogni volta un rinascere.
Ma a me oggi non basta
smettere i panni pesanti
intessuti d’ inverno
per sentirmi leggera
nell’ animo.
Per rinascere!
Domani potrebbe,
oggi non basta
dover riparare il mio sguardo
dalla luce del sole nascente
per sentirmi da esso baciata,
il mio sguardo è muschiato,
ingrigito e sciupato
dall’ ultima stagione.
Ho bisogno di correre!
Correre in mezzo a prati di fantasia
dove i fiori delle passioni sbocciano
e mai sfioriscono,
dove gli spazi non hanno angoli
dove le somme non hanno numeri
dove sentirmi libera
di esprimere le mie danze.