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Pubblicata il 17/02/2007
Dalle due estremità di una strada
con la musica che percorre a loro fianco
nella notte di un grigio paese
la luna incoraggiò un canto.

Alla perfetta metà di quel sentiero
il fante e la donna
tra danze di culto straniero
si guardarono a lungo, senza chiedersi tanto.

La donna illuminata dal forte ardore
con il viso rossastro d'oro
cantò senza tregua la sua canzone
per tutta la notte ed un giorno ancora.

Una vecchia dal campo li osservava lieta
perchè tutto era scritto nella sue carte rosse:
"il giovane fante arriverà alla meta,
oh, donna sognante, ne canterai lieta"!

Ma il viso di lui schiarito del giorno
rivelò uno sguardo che custodiva profondo:
un pianto ormai vecchio, che crudele persiste,
e lei che d'amore non aveva mai pianto
intenta ad amarlo continuò il canto.

piovvero lacrime dalla luna e dal sole,
piovvero lacrime dagli occhi e dal cuore,
piovve a dirotto su quella dolce canzone,
poi ad un tratto non ci fù più dolore
perchè l'acqua ed il tempo diede loro ragione:

"non esiste cuore che non conosca dolore
ma esiste una canzone che fù chiamata Amore..."
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ballata dolce-amara
:-))

il 17/02/2007 alle 16:44