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Pubblicata il 16/02/2007
Con mute parole
percepiamo o dolori
di una vita di prigionia,
una lacrima che scende
è il grido più forte
di chi, per forza, tace.
Il suo sguardo è baratro,
la pupilla è il nulla,
porte d’ingresso per lande disperate.
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molto bella.ciao

il 16/02/2007 alle 06:16

C'è la sofferenza dell'uomo, descritta con la voce strozzata da chi impotente osserva.
Un saluto, mati.

il 16/02/2007 alle 11:42

Concordo con Mati. Dev'essere un sensazione terribile! :(

il 16/02/2007 alle 13:57

grazie

il 16/02/2007 alle 20:30

grazie per il commento, sono contento che ti sia piaciuta

il 16/02/2007 alle 20:31

vabè, sono casi della vita...bisogna accettarli
ciao

il 16/02/2007 alle 20:32