“Tengo in mente,
assolutamente mia,
quest’emozione stravagante…
Ti sento cantare,
dolcissime note sorde,
da un vergine pentagramma.
Vedo il tuo corpo langue,
danzare nell’aria vibrante e pazza di una calda epifania.
Sola
ti abbandoni,
tra le nevi perenni
del mio cuore.
Ma tu non sai
che sei sola.
Non puoi saperlo.
Poiché sono io,
che fascio i tuoi occhioni scuri,
io,
che faccio girare il mondo che ti rincorre,
inconsapevole del nostro amore.
…e la vivo,
com se fosse vita propria…”
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