PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/02/2007
Infiniti e distorti
di richiami e mille voci
sormontate da rumori
invadenti senza pace
allargarsi come macchia
aggrappanti come pece.

Viaggia il mondo rotolando
con gli occhi suoi bendati
elargendo bui regali
cancellando il padre sole
scorre l’aria danneggiata
su filtranti neri presagi.

Solo canti di latrati
in un mare ormai stanco
sulle ali senza piume
vola l’animo senza voce
come un’eco di rimando
di scudiscio, il corpo lacerato.
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sembra il corpo di un malato ormai prossimo alla morte questo nostro grande mondo...che non si possa fare niente per salvarlo?
buona giornata Silva

il 15/02/2007 alle 08:28