Caro Lucio, intanto apprezzo molto la poesia per le splendide immagini di alcuni passaggi, preferendo in ogni caso i "topi di campagna". Ciò detto, credo di averti indotto in errore con il mio ultimo brano, qualificandolo - stimolato peraltro dalla lettura dei pregevoli Haiku giapponesi di Axel - un HAIKU per la particolare forma metrica (5-7-5) che dal medesimo Axel ho appreso, con piacere, ma che a te non avevo specificato. Indi, fermo restando il pregio del tuo componimento, esso non può essere considerato - mi pare - una sequenza di HAIKU per il mancato rispetto della metrica anzidetta. In ogni caso, che tenzone sia!
Un abbraccio.
Massimo
Caro Lucio, la parola Haiku è per me catalizzatore di emozioni, quindi ti ho subito letto con piacere, però come dice giustamente Massimo, non hanno la metrica corretta per essere definiti haiku, 5 + 7 + 5 sillabe in tre versi, oppure, aggiungendo due versi di 7 sillabe componi un Tanka.
In ogni caso i tuoi bei versi non hanno bisogno di etichetta, la bellezza rimane.
Ciao!
axel
Quando il cielo piange
la dura terra
è in festa
alidivetro
ps.
Secondo Hosa ,l'haiku doveva essere svincolato
dalla rigida struttura sillabica 5-7-5
per dare spazio alla spontanietà
saluti serali
Ne sono felice: anch'io prediligo la libertà. Ho appreso una cosa nuova e te ne ringrazio. Un saluto.
Massimo