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Pubblicata il 07/02/2007
sono ridiscesa
nel pozzo del dolore
è buio, profondo, silenzioso
ma pieno di urli, di gemiti,
c'è fango
e nessuno che ti sente,
solo la tua solitudine.
Vuoi solo che qualcuno
ti tenda la mano,
ti abbracci pian piano,
ti calmi il dolore,
ti lavi il fango,
ti colmi d'amore.
Ma li fuori,
lo so che c'è il sole,
ma mi hanno calpestato il cuore
e malgrado io veda tutto il resto d'amore,
mi manca il pezzetto
che mi hanno rubato, mi sento ammacata,
derisa, confusa,
disprezzata, calpestata,
impastata nel fango,
rabbiosa,
perchè per un'altra volta
sono quà,
a guardare il pozzo,
lo conosco a memoria,
fa quasi compagnia,
ma qui sono sola,
e benchè
la solitudine,
sia mia compagna da sempre,
non riempie questa gigantesca malinconia
di un no
non ti amo
non ti voglio
ancora
ancora
ancora,
da voci diverse,
ed urlo ,
basta,
ed aggiungo dolore
e riempio il pozzo,
se avessi svuotato il vecchio dolore, adesso,
il pozzo della solitudine
non sarebbe cosi pieno.
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io scendo con te in questo pozzo. Possiamo restarci io e te . Si fottano ttti gli altri e tutte le parole.

il 07/02/2007 alle 13:21

Con che avresti svuotato il vecchio dolore?Con il secchio della disperazione?Nel leggerla mi e' venuta la claustrofobia.Brava

il 07/02/2007 alle 14:50