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Pubblicata il 06/02/2007
Rapiscimi Luna,
portami
tra le candele delle notte
e i tappeti di sfumate nuvole,
fammi arrivare più vicino
ai lontani e invisibili
pianeti.
Presentami la tua pace
di solitudine,
soffiami la tua polvere
di fresco marmo,
portami nel limbo
tra ombra e luce
che il mio titubante grigiore
amerebbe come padre,
fammi provare la leggerezza
di un uccellino
appena lasciato il nido.
Poggerò la mia guancia
sul tuo viso pallido
chiudendo i miei bruni occhi
lasciando che
la tua voce
di zucchero filato,
dia un dolce sorriso
alle labbra che,
bisognose di sapore,
assaggiano spesso l’amarezza .
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Una richiesta, una preghiera, una poesia.. questo ed altro si nasconde tra le righe di un componimento delicato..
Un salutone.

il 07/02/2007 alle 00:54

SPLENDIDA...delicata, suggestiva e ben interpretata...posso solo darti un 5 sfavillante come quella luna! Bravissimo...
Bacio
Melania

il 07/02/2007 alle 09:05