Ansante e gemente
Ella m'appare.
Acuminata e arguta
Pedante nella sua ricerca
Lasciva mentre ti sfugge.
Indomabile istinto
Primordiale sensazione,
Splendida mia rovina
Lignea come un ibisco.
Meretrice in un bivacco
Regale in una smorfia.
Tratti troppo marcati
In quel viso slavato
Non lasci udire soltanto trasparire.
Ipocrita e corrosa, scioccamente ansiosa.
Sei un solco immaginario
Ove al di sotto cenere e lapilli
Primeggiano su pure passioni.
Questa sei tu, felicità
Genuinamente goliardica
Ma ancor più meschina.
Mentre la fortuna è
Una raggiante dama
Tu, inetta
Ancor sguazzi
In una fetida libido.
Smisi di cercarti
Poi di pensarti
Ingrata a lui rimani
Mia mera felicità.