Il tempo mi polverizza la saggezza
indirizzandomi
in un falso tunnel di certezze.
Vorrei che mi ascoltaste
per sentire il marciume
che invisibile
avanza dentro me
a volte vorace
altre cieco.
Potrebbe essere un giorno perfetto
per strisciare verso la pazzia...
sarebbe un evento formidabile
potermi ancora sedere nell'infinito
a ridacchiare con le stelle.
Qualche fiore volerebbe intorno al mio capo
e tremando dalla paura che tutto finisca
iniziarei a volare
rincorrendo perle glitterate
e magici funghetti.
Ma poi quando tutto finisce per davvero
ricadrei come
alle prese di un'epilessia fulminante
a credere d'essere costretta
alla quotidiana costruzione
di manipolati e artificiosi successi.
Griderei a quel malefico infinito
che ingrato mi ha abbandonata
e lo strozzerei
con tutte le sue stelle, fiori e perle glitterate.
Ha illuso le mie percezioni
lasciandomi sola con pene ingiustificate
e strascichi di pazzia.