PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/02/2007
Mi chiedesti come sono
se avevo mani e braccia
o la testa nel pensiero
non ti sembravo
neppure sincero

dicesti di come vivo
ancora disilluso
per cercar cose da dire ai poveri
che batton ciglio sui marciapiedi

vienimi a capire
essermi partecipe
di questo squilibrio sublime
che non porta
mai a capire

rimettersi in pista
far finta di ridere
quando il cuore muore
e gli altri fanno baccano
con un'ideale nella mano

è lì
che devi scendere il gradino
è lì
che devi tornare bambino

capire,
seguire
una nuvola
fino a cadere
fino a rialzarsi

divenir ciechi
è una conquista
che ognuno ha perseguito
fingendo una carezza

tu,amico,
non mollare
ad un soldo avariato

non cadere
nei versi
del buon senso

guarda una stella
e falla brillare
così corri
sul tetto ogni notte
a sperare.
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Un invito a guardare a ciò che può portare luce dentro al cuore.
Un saluto, mati.

il 01/02/2007 alle 21:50

vivissimi complimenti per l'impronta discorsiva eppur poeticamente efficace dei tuoi versi..francesco

il 02/02/2007 alle 01:44