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Pubblicata il 29/01/2007
Sul letto distesa rivolta a supino
con gli occhi aperti scruta l’ignoto
da vie inospitali tutto cosparso
sul corpo spento ormai in letargo.

Da fuori la vedo inerme sdraiata
le forme distorte da ombre grigiastre
non voglio pensare e vedere dentro
caverne scavate maligne insicure
avanzare vilmente verso la fine.

Imperiosa sul trono del suo potere
scandisce metalliche voci di falci
senza ritegno, senza pietà
estirpare pian piano fiammelle alla vita
arando di semina pronta gramigna.
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