PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/01/2007
tratto da wilkipedia

Un haiku (俳句, pronuncia giapponese /haikɯ/ con tono basso su /ha/ e tono alto su /ikɯ/, e opzionalmente con abbassamento tonale alla fine, nella catena parlata; pronuncia italiana /'(h)aiku/ o /(h)ai'ku/) è un componimento poetico di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora cinque sillabe. È una poesia dai toni semplici che elimina i fronzoli lessicali e le congiunzioni e trae la sua forza dalle suggestioni della natura e le sue stagioni. L'haiku fu creato in Giappone nel secolo XVII e deriva dal tanka, componimento poetico di 31 sillabe che risale già al IV secolo. Il tanka è formato da 5 versi di 5-7-5-7-7 sillabe rispettivamente. Eliminando gli ultimi due versi si è formato l'haiku.

Per l'estrema brevità richiede una grande sintesi di pensiero e d'immagine. Tradizionalmente l'ultimo verso è il cosiddetto riferimento stagionale o kigo, cioè un accenno alla stagione che definisce il momento dell'anno in cui viene composta o al quale è dedicata. Soggetto dell'haiku sono scene rapide ed intense che rappresentano, in genere, la natura e le emozioni che esse lasciano nell'animo dell'haijin (il poeta). La mancanza di nessi evidenti tra i versi lascia spazio ad un vuoto ricco di suggestioni.

Gli haiku tradizionali non hanno alcun titolo.

La prima antologia di poesia giapponese intitolata Manyoshu risale all'VIII secolo; comprende 20 volumi con 4.500 poesie in diverso stile. Nei licei americani e in Marocco si insegnano tutt'oggi le tecniche per scrivere haiku. Jack Kerouac ne fu grande appassionato e compositore. In Giappone si calcola che più di dieci milioni di persone (circa il 10% della popolazione) si diletta a scrivere haiku. I gruppi di poeti che si riuniscono per parlare di haiku si chiamano haijin. Pressoché ogni giornale nipponico ha una sezione riservata agli haiku.

Tra i maggiori poeti di haiku si ricordano Matsuo Basho, Yosa Buson, Kobayashi Issa, Masaoka Shiki, Chiyo. Hanno composto haiku anche Jorge Luis Borges (I diciassette haiku), Paul Claudel (Cento frasi per ventaglio), Allen Ginsberg ed Edoardo Sanguineti.

è solo un contributo tecnico...
buona lettura
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ciao pirro grazie per la tua informativa ,sai non ti nascondo che non lo sapevo.buona domenica

il 28/01/2007 alle 09:23

Hai tu un haiku?
Un sorriso, mati.

il 28/01/2007 alle 12:07

Grazie ma mi sono già informato.Ho letto anche qualche haiku.ciao

il 28/01/2007 alle 18:24