PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2007
umide sbarre
sono la consacrazione
d'una regale realtà.
medesimi abiti nel mio San Quintino
non percepire
l'impercettibilità
diventa consuetudine.
suoni emessi
da lingue recise
e cicatrizzate con il solo fuoco.
orribili rumori
colano congiunti
ad una saliva schiumante,
poichè disabili
volti articolano
solo un suono...
così lacerante
da rivoltare la pelle,
lasciando trasparire
una carne
così viva e pulsante.
proiezione distorta
di una mente
ancor recidiva
nel nutrirsi
di ciò che è autentico.
le fobie più recondite
sono il mio ergastolo
condannato
al fardello eterno
vivo in angoli
remoti del mio Io
ove la gratificazione
ha un solo nome
così mielato e blando
Nostalgia.
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Molto piaciuta ma cos'ha fatto s. quintino ?

il 17/01/2007 alle 18:25