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Pubblicata il 16/01/2007
L’amore è morto all’alba
di un caldo giorno di gennaio
lo stesso giorno ch’io
vivo venni al mondo:
nessuno venga al corteo funebre
il cuore non vuole condoglianze
lacrime non vedreste
negli occhi miei prosciugati
al chiudersi della bara;
chi pure fu lo seppellirò
senza una croce a segno
nel cimitero del bene perduto
e nessuno saprà poi dove è sepolto
poiché non vuole né fiori né ceri.
Oggi chi folle l’assassinò
braccato dai levrieri della sua coscienza
impune ancora vaga orgogliosa
arretrando il sorriso dal ricordo.
Le lusinghe del suo corpo
e le bugie della sua mente
già affila per ammazzare ancora
l’allocco uomo che è di turno.
Commemori una targa ricordo
i suoi misfatti nel viale dell’amore:
vi passerà viva e rinsavita
forse un giorno e sarà morta.
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il tempo lenisce e placa tutte le sofferenze e poi ricorda un detto "chi mi ama mi segua tutto gli altri cambino strada" ti abbraccio in un caloroso saluto mattiniero . veronica

il 17/01/2007 alle 07:26