PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/05/2002
Ambigua,
come un gioco d'infanzia,
la tua compagnia è rimasta al centro dei miei silenzi.


Ripensamenti sotto un filo di voce del mare.

Avrei voluto seguirlo lo giuro!
quel tuo sorriso di bellavie,
inciso su di un corpo
fatto a economia .
e
il tuo sterile ventre,
nei quali lasciavo cadere
il capo
, versando a piacere
i rigetti dei miei pensieri.

Pomeriggi giocati a concedersi
a discorsi smaliziati,
e ai tuoi " c'est la vie"
poeti e cantori noi,
del tempo che mesce il suo vino,
e lo serve
per l'ultima cena.
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Ricchezza e nostalgia nel ricordo di esperienze che lasciano un segno, un rimpianto, un retaggio comunque. Ciò che si ha è tutto racchiuso nel vissuto che a volte ci manca.
Fortemente espressiva, essensiale e densa questa poesia, senza cadute, da Poeta. Ne ho ricevuto una forte emozione.
Ciao. Massimo

il 28/05/2002 alle 14:49