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Pubblicata il 28/05/2002
Echi di voci assordanti
si ripercuotono nel
mistero solenne in distese
di lande calche d'ombre di
false figure
idoli evanescenti che
rincorrono l'Historia
degli anni che furono
schiavitù progenie.

Dal cielo sfaldato
una pioggia di Luce
mi rimodella ad immagine
d'argilla e mi riveste
la carne d'una clamide Spinata,
come Croce di tela il mio sudario
affinchè ricolme di lacrime
vermiglie orme cocenti
designano il confino dove
riconoscerò Chi
non ho mai amato.
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