Sono pazzi da legare, sono mani da affogare
tra le lacrime di chi li sente
tra le lacrime di chi li sa ascoltare
e sono occhi senza mente, storie inventate o tutte da rifare
storie morse da paure
paure senza un letto per dormire

percorrendo strade sconnesse
vagando nel sogno
percorrendo frasi sconnesse
parlando nel sonno,
e come fumo di sigaretta
si disperdono in cielo
e come fumo di sigaretta
si cullano in cielo

Sono pazzi da incollare alle pareti di un letto
come poster sbiaditi
da anni dimenticati in una sala d’aspetto
e sono macchine in corsa senza fari affilati
dentro ingorghi impazziti
dentro incroci senza vie d’uscita

tra le stelle cadenti
nelle notti d’estate
dentro case cadenti
tra le mura scrostate,
s’addormenta il silenzio
che risale dal ventre
occupando lo spazio
tra il tutto ed il niente

Sono nuvole in cielo dai contorni sfibrati
tessute in fretta dal vento
gonfiate dal suo stesso canto
camminan sul ciglio di sentieri inventati
con barba lunga e sorriso ironico
con faccia sporca e sorriso carico

ti raccontano vite
masticate dal tempo
rimpiangono vite
sputate sul fango
calpestate strozzando
grida d’aiuto
offese segnando
ad ognuno il passato