Cerchi rossi al lago, e tra
i pontili imbevuti di sospiri .
Esitando la gola rinserra
le gocce esiliate
ma dal profondo d’epoche,
l’aroma dei cammini lo stesso
c’invade,
orme scalciando su deboli
sabbie.
Brevemente
la mano ridiscesa
nel sibilare dei cerchi,
tra i fulvi riflessi
ridisegna
i tuffi cerchiati dal sole
come unico in grembo.