Sei nebbia
Incomprensibile muro di glicini,
spruzzati di grigi
ruggini colorate e anime nere
di oro petrolio -sei-
barriere d’occhi miei impauriti
nell’ordine disceso
a concimare scorrevoli e tenue
speranze fuggitive
Sei nebbia incolta, posta innanzi
a fette raggiere
come cieco tocco con mano incerta
l’umido labirinto
legato a fili leggeri,stretti passi
prigionieri d’inverno
e verso manca a scrivere l’altro verso
del passo –stanco –
Al buio tento la strada finché tu, luce,
accecherai novella bruma
passione d’ altra nebbia montata d’albume,
in pause sfinite
a volte bisogna vedere il buio più nero perchè alla fine la luce ci ferisca gli occhi , lascia che quel muro si alzi tutto , che tutta la calce e i duri mattoni siano usati perchè dopo non ce ne siano più da usare e alla fine chiedi a Dio la forza di un solo fiato che lo butti giù . il mio muro è crollato , crollerà anche il tuo .un bacio veronica.
Un muro davanti a me
Un muro di gomma
dove tutto rimbalza
E mi torna indietro
Come un boomerang
Che non porta con se nulla
Che ritorna per come è stato lanciato
Infrangendo l’aria che attraversa
Con un sibilo quasi simile ad un grido
Un grido disperato
Di chi cerca risposte e non ne trova
Per chi cerca luce e non ne vede
Perché un muro di gomma impedisce la vista
Perché un muro di gomma non fa passare le parole
E tutto ritorna e si ferma davanti a me.