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Pubblicata il 26/05/2002
É tua affermazione
per fare un mondo unito
di patria Palestina
o terra d'Israele
per fare un mondo vero
sentirsi lá straniero?

É vero che la Patria
proprietá di tutti
con genti e i suoi frutti
qualcuno addita a bolla
come inutile cocente colla?

Se ti s'incolla addosso
per via del paradosso
di Palestina figlio
ebreo d'Israele
Dio non ha disparitá
della tua identitá?

D'Emil Ciaron filosofo
bulgaro di Milano
rubando a suo fratello
Tzevetan Toborov
stringendogli la mano
ció che in prestito prese
d'Edward Said lui palestinese
che vive americano
si disse senza Patria
per il rispetto suo
qual'cosa un pó pesante
o di filosofia
da Erich Averbach
tedesco di Turchia
noi siamo si stranieri
in questa galassia
del corpo materiale
dal certo confortevole
verso un tempo/spazio
di molto universale
trovare le radici
stranieri di se stessi
arte assai difficile
non solo nei contesti
sedersi sotto alberi
di querce o di cipressi
guardare un buco nero
stranieri d'universi.

La terra é di Lui
tu ospite straniero
di luce o luoghi bui
sarai prigioniero
avrai ugual statuti
a tutti assegnati
Ebrei
Palestinesi
o altri accomodati
non sei padron assoluto
di questo é solo il Padre
ama il tuo straniero
anche s'é d'altre contrade.

La necessarietá
di pari condizione
e pace autentica
libera di ragione
puó essere acquisita
vivendo da straniero
sia in terra e in cielo
e nell'universo intero.

Discerniti dal corpo
innalza il tuo pensiero
intraprendi
sii il viaggio
dell'assoluto intero
al termine vedrai
splendida
manifesta
la tua nuditá
in crisi esistenziale
spogliata dagli arpelli
di mera burocrazia
di paure aliene
di pregiudizi
e tue malinconie.

Sentiti straniero
anche con te stesso
e del materiale
non esserne specchio.

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Complimenti Antonio, versatile ma con un tuo stile sempre più delineato, adesso entri nel gorgo politico, per uscirne con uno stupendo finale "Sentiti straniero
anche con te stesso
e del materiale
non esserne specchio. "
Bravo!Ciao
Axel

il 27/05/2002 alle 18:41

ho dedicato questa mia piccola poesia appunto a Moni Ovadia ebreo bulgaro che vive in Italia da esule. il titolo in ebraico stá per:

-Li haarets- vuol dire- La terra é mia-
parole pronunciate dal Signore.

-Gher- sempre in ebraico vuol dire -straniero/ospite-

é ció che disse il signore a Mosé: sarai sempre straniero sulla mia terra il ció equivale;
sentiti straniero(ospite) in tutti i luoghi del mondo
e non sará mai guerra. un pó come il nostro- non fare agli altri etc.etc.etc....

scusami questa mia piccola delucidazione.
ciao

il 28/05/2002 alle 17:34