Arriverò a sfiorare
la cima del mondo
per cantare a voce piena
la follia e la gioia
di ravvisare sempre in te
un astro che non esiste
e quindi mi appartiene.
Vivremo una notte
che si prolungherà
oltre i confini della luce
del giorno.
La tua mano è brezza di settembre
sulla pelle e mi rende quieta
sul sentiero dell’anima
mentre attraversiamo
selve di sesso e passione
che ci lascia avvinti da languore.
Ci lasceremo solo
quando i cinguettii
dei passeri infrangeranno
il silenzio del mattino.
Poi....io da una parte
tu all’opposto
senza parole ci lasceremo.
Amore superbo e immenso
il nostro da concederci
libertà.