C'è il sole che splende
in un cielo mai così bello
ma ciò che vedo
sembra solo un quadro
diviso in tante sbarre d'acciaio
trent'anni passati
in quest'albergo ingrigito
a contare la notte ed il giorno
fra disperati di un mondo ridotto
a pochi metri di aria viziata
dieci giorni all'uscita
per andare poi dove ?
Di chi conoscevo non resta
che polvere
del mondo nuovo non ho
più sentore
muoversi fra strade già ignote
mentre dolori pesan le gambe
tutto mi è estraneo da queste mura
di cui comincio a temere lo sfratto.