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Pubblicata il 07/12/2006
E ciò che prima ci guidava
adesso ci trascina;
tra marchi di polvere
per le pareti spente,
dell'epigrafe l'amaro sbocco;
così interrotta tace
la poesia dell'esistenza.

Ancorché sottile inviolabile
si compone una presenza;
di margherite crescono
i giardini notturni.
E ognuno col proprio lume
vi discende,
per sfogliare ancora passi
voci aulenti,
e l'ordito d'una preghiera.
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sempre forte nelle tue poesie questa sensazione di forte mancanza che incatena l'anima è quasi toccabile con mano e penetra così in profondità da indurre a unirsi alla tua preghiera. ti abbraccio forte veronica.

il 08/12/2006 alle 00:28

E ciò che prima ci guidava adesso ci trascina..
Si, è vero. Mi piace questa poesia.
Ciao, alcide

il 08/12/2006 alle 12:05

quei primi due versi sono splendidi. Splendida poesia. Leggera com euna piuma vibrante cone le corde di un'arpa o quelle del cuore.

il 08/12/2006 alle 14:33

E nel lume dei cuori che questa presenza la si sente e diviene preghiera, un abbraccio nadia

il 08/12/2006 alle 20:10

In una solitudine accorata, legata al ricordo di chi ti guidava, elabori profonde riflessioni personali; poi ti avvii con la forza del cuore verso un sentiero fiorito dove lasci il segno della tua fresca preghiera.
Grande Fra; mi hai commosso, un abbraccio, mati.

il 08/12/2006 alle 21:03

grazie cara veronica..ho fatto delle mancanze una delle tante prospettive della mia scrittura...con affetto fra

il 10/12/2006 alle 02:03

grazie alcide..a riscriverci..saluti fra

il 10/12/2006 alle 02:04

grazie cara elaine..un commento il tuo in cui l'emozione si lascia benevolmente accarezzare dalle parole...un caro saluto fra

il 10/12/2006 alle 02:06

hai detto bene...baciotto illuminato..fra

il 10/12/2006 alle 02:07

commuovere con un'anima altrettanto commossa unifica le terre dei cuori ovunque essi abbiano dimora...grazie cara e dolcissima mati..

il 10/12/2006 alle 02:09