Istantanea prima
Nell’aula rabbonita s’installa il coro del
silenzio inoltrato.
Il professore riversa un altro pugno sulla cattedra,
uno ancora,
benché (quasi) tutto il visibile sia parte ormai
dell’anonima tranquillità.
Istantanea seconda
Uno scroscio di pagine chiuse impolvera le acritiche
facce d’ognuno.
Il professore allenta i nervi, depone le dispense sulla
"Sinossi giuridica delle società ottocentesche", nel cassetto.
Prende un foglio. Scrive.
Istantanea terza
Rientrano tutti a grappoli discinti, si posano
con l’inerzia d’un giorno vulnerabile.
Al professore subentra l’uomo.
Raccoglie agli angoli gli studenti, crea un varco centrale.
S’accomoda. Racconta di sé.
Racconta perché quei pugni.
Racconta dove ha fallito. Legge loro, quanto scritto.
Agli studenti, subentrano i giovani
Dalle aspettative inespugnate, dai ribollimenti insondati.
E parlano, oltre l’ora prevista, si commentano.
I libri indietro, le mani in avanti.
Istantanea quarta
…………è rimasto fuori, seduto, braccia conserte.
I cartigli mai tolti da terra.
Lo sguardo allevato nei versi che dovrà rifinire.
Un’altra lezione gli è passata davanti.
Ma questa gli conveniva tanto seguirla.