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Pubblicata il 08/11/2006
Sarà forse per un avvicinarsi
Sarà forse per il novembre di un anno crudele

Sarà…
Ma ritorni puntuale
Fra gli avvallamenti
nelle frequenze nervose del sogno
A disturbarmi, mentre riposo
E mi ristoro
Da una settimana smarrita

Non si spegne
Un insolito clamore
Intorno alla nostra storia
C’è chi parla di te
C’è chi sparla di me
C’è il caos e il caso
Che ci avvicina
Ed il tempo che mi rovina
Mi strappa a pezzi il cuore
ricordandomi il conto

Non potrai mai sapere
Quante volte ho immaginato di
Schiaffeggiarti in pubblico
E quante volte ho sperato
Che dietro ad un display anonimo
Il microfono diffondesse come un raggio di sole
Il suono della tua voce nelle mie orecchie
E con imbarazzo pronunciasse
Timidamente il mio nome

Non sai e non potrai mai sapere
In quanti volti ho cercato il tuo sorriso
E in quanti occhi ho cercato il tuo calore

Nel rosso rubino del vino
Ho cercato l’ebbrezza del mio amore regalato
Nel freddo della notte
Ho cercato di riconquistare la pazzia di un adolescente
Nella velocità di una folle corsa
Ho cercato l’annullamento di tutti i ricordi
In abbracci sconosciuti
Ho donato un attimo di pace al mio cuore

Ho sperato che un’amnesia misteriosa
Murasse l’angolo del mio passato
Non sapere più niente
Non riconoscere nessuno
Non ricordare neppure il mio nome
Non
Non
Solo un no
Niente
Solo te
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