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Pubblicata il 30/10/2006
Un raggio caldo di un nuovo sole
s’infiltra dal tetto nell’abbaino
il solaio ne prende pieno possesso
ridando vigore nuova alla luce
le cose vecchie d’età il riparlare.

Dalla valigia marchiata dal tempo
di polvere racchiusa e patinata
si apre come parole d’incanto
rimbalzi stagnanti vecchi discorsi.

Perduti ormai lontani nel tempo
da cento, mille lunghe le strade
vecchi riaffiorano sperduti percorsi
stendendo disegno a ragnatela.

Copre a caldo il corpo intero
battaglie veleggiano come fantasmi
d’immagini scagliate vedo dipinte
da tetre pressioni lugubri colori.

Battaglie in mano da forza tenute
da cuore vinte con polso tenace
si chiudono forzati ricordi di muro
si alza lacrimante evanescente sguardo.

Ascolto intorpidito la vecchia valigia
continua parlare sprigiona dal dentro
suoni di corno guardiani gli avvisi
risveglia presagi con freddi brividi.

Un tempo dormienti e tramortiti
evadono lungo le strade sfuggenti
d’insegnamento il loro portare
colmando voragini spianando i vuoti.

Richiudo di moniti vecchia valigia
portando rinchiusi nelle mie tasche
ricolmi preziosi d’insegnamento consigli
di quel passato celato in valigia
maestro presente ristora cammino.

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