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Utente eliminato
Pubblicata il 27/10/2006
Non è certezza divina... solo umana pretesa!

L’EFFIMERO retoricamente SUBLIME!

Nel vortice immenso dei desideri e sospiri,
dagli alterni contorni per voler apparire,
in eccesso ciascuno vuole porre se stesso:
a lieve effimero evento oltremodo si affida.

Nel mediatico mondo, che tutti ci avvolge,
ognuno spera importante di fare comparsa,
per proporre in eccesso il proprio presente:
ognuno vuole sperando apparir esclusivo!

Nella rincorsa sfrenata per ruolo primario
in qualunque maniera si cerca il successo:
con le scelte più strane o manie eccessive,
con contegni leggeri o con la lucida mente.

Chi ha grande clamore ed in fama rimane,
chi attende la svolta di trovarsi ammirato:
ognuno a suo modo, con o senza peccato,
cerca di farsi notare pur con atti più strani.

Il giudizio degl’altri talora stronca pretesa;
ciò che si credeva sublime ironia l’affonda;
allor richiuso in te stesso ritorni a pensare:
tutto è chiaro il contorno del lieve apparire!

Pur il devoto che nutre umiltà ch’è superbia,
con l’illusoria comparsa al divino orizzonte,
ha in cuore la fede che apparendo a Lui solo
sarà perenne la scena in cui trovarsi sublime...

non è certezza divina... solo umana pretesa!

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Penso che ognuno può trovare la certezza delle cose in se stesso : il "se stesso" va comunque esplicato in qualche maniera, perchè è da questo che nasce il pensiero e da questo la dialettica, nell'estrinsecarlo cerchi il modo migliore per poter far contento anzitutto te stesso e dissetare quell'intimo bisogno di scrivere; quest'ultimo è estrisecazione dei dissidi dell'anima, del pensiero, della vita umana intesa nel singolo.
La divina certezza è tale proprio perchè divina, l'umana pretesa è umana ed in quanto tale diviene pretestuosa quando qualche altro la voglia tenere in considerazione: se ti esprimi e giudichi e stimi la differenza fra umano e divino tu stesso hai una grande pretesa, il volerne affermare la differenza; io , tu ed altri mille possiamo esprimere solo opinioni che in quanto tali rimangono opinabili.
ora per quanto veritiero può essere il tuo poetare non è comunque contestabile perchè "POESIA"; così le poesie di altri mille.
E se concordi sul significato di "POESIA" quale liberazione dei dissidi dell'anima, impeto ispiratorio che allevia le ferite, sono d'accordo con te, non è certezza divina ..è solo un umana pretesa; ma la mia, la tua , è quella di altri mille sono sole poesie e in quanto tali degni di originalità e nel contenuto e nella forma e nella lingua.

Voto 5!
Ciao

il 27/10/2006 alle 11:12