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Pubblicata il 25/10/2006
Ho aperto gli occhi
nel grembo di chi ne aveva
già abbastanza di spazi occupati

A graffi e urla mi sono difesa
lanciavo di fionda
l’ho imparato di notte


Ho respirato e poi vomitato
fiotti di bambini crudeli
ma io non c’ero in quel luogo che puzza

Volevo le scarpe
e un cammino deciso
ma ottobre ormai mi aveva servito


pomi succhiati in un vassoio d’argento

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Non ho parole per commentare questa tua poesia. Sono completamente svuotato e moralmente molto depresso. Dopo aver letto il messaggio sono anch'io "un pomo succhiato" ma in un vassoio di coccio.

il 25/10/2006 alle 21:08

ci sono cocci che valgono molto di più di quelli d'argento

il 25/10/2006 alle 21:15

la poesia è bella, ma suona come un disagio e un abbattimento molto duro...se ti può consolare
il mio ottobre è stato proprio na schifezza..i pomi me li ha serviti dentro una zozza bacinella...coraggio novembre è alle porte..bacioni cara sol..

il 26/10/2006 alle 23:55

ahahah ...zozza bacinella...embeh che ci vuoi fare...ma sì , ridiamo dai

il 27/10/2006 alle 16:20