Se mai dovessi scolpire una statua,
posa per me inconsolabile signora,
che da sola regali ore serene ai tuoi figli;
sarebbe “Amore e Coraggio”.

Se un giorno mi si chiedesse,
“ecco la tela, dipingi un capolavoro”
chiamerei a raccolta tutti voi bambini
perché in nessun altra creatura
la bellezza ha un tratto così penetrante
e il tempo è un signore tanto affabile e giocoso,
come nel vostro cuore.


E se la mia voce
cercasse la giusta tonalità della gioia,
diffondete il vostro canto
donne e uomini rivolti al cielo
martiri delle guerre, prigionieri della fame;
e tutti voi che patite
quel silenzio irrisolvibile;
la troverei alla fine
del pentagramma del dolore.


Se un domani sentissi il bisogno
di scrivere una poesia come
un vero artista,
baderei a tornarmene tra le
persone dal comune sentire .
Giacché sono i gesti
misurati e riconoscibili,
i battiti incontrollati nella penombra delle
parole più audaci,
ad includerci
tra i versi inenarrabili
d’un segreto tanto prodigo
di necessità e speranze,
come la vita.