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Pubblicata il 23/10/2006
Non si accorge di me
eppure esisto.

Ho scalato i monti,
prosciugato i mari,
alieno a loro,
anche ai miei pari.

Ma non si accorge di me
eppure esisto.

Ho cercato la collina,
creato la pianura,
superato il panico,
vinta la paura.

Però non si accorge di me
eppure esisto.

Ho sentito la sua musica
in autobus o nel metrò
ma, quando la avvicinavo,
neanche un «no».

Perché non si accorge di me
eppure esisto.

La cerco tra la gente,
nel paesaggio all’esterno,
la inseguo quando sogno
d’estate e anche d’inverno.

Eppure non si accorge di me
ma come è vero che esisto
troverò il paese innocente
e, almeno lì, sarò visto.
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