PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/10/2006
una stella dispersa
e giaccio e non ho meta
ardo e le rosse onde
sono le anime furibonde
sono loro che mi saziano
e lentamente che mi ammazzano

un pianeta con la sua scia
non cambierà quest'anima mia
onde schiumose e pensierose
e si sanno poderose
non capiscono questo fulgore
non comprendono tale clamore

una montagna rude e spigolosa
statico più del sole
e stupidamente con la mia mole
ammutolisco tutto
ma anche io sto morendo
eppure vivo in pace
è una benda che mi conduce

un uomo in fermento
viaggio parto vado e torno
senza dire mai un buongiorno
perchè non distinguo gli emisferi
brillo di fulgida luce
la mia stupidità è accecante

sono più grande di tutto
sono un'esile linea retta
sono un cubo latente
sono più piccolo di niente
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

UNA POESIA UN PO SOFFERENTE MA CHE HA SPUNTI DI DELICATEZZA.....FA QUASI TENEREZZA . UN SALUTONE DA GIùGIù

il 04/10/2006 alle 19:54