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Pubblicata il 21/05/2002
Con le mani legate in lotta
con l’equilibrato senso della logica,
rapito e confuso dall’inafferrabile felicità
che fugge nei cieli della noia.

Con gli occhi bendati in segno di protesta,
a tastoni cammino in cerca del sottile alito di libertà
che in quei giorni di quiete s’intravede fra le nuvole.
Troppo spesso rimane prigioniero nei grattacieli
della solitaria sensazione d’appagamento,
e codardamente e senza invito, mangia alla mia mensa

Con le orecchie tappate senza un segnale di certezza,
navigo a vele ammainate
in quest’acqua agitata che non permette
alla luce del faro d’intrufolarsi tra la fitta nebbia verso cui
la mia rotta vorrebbe dirigersi.

E a nulla valgono i dolci canti delle sirene
che paziente ascolto in segno di conforto:
“conosci la tristezza sarà essa ad allontanarsi da te,”
“conosci il dolore sarà esso che fuggirà dai tuoi lidi,”
“conosci la gioia sarà essa che verrà alla tua tavola,
e da essa godrai anche d’una goccia di pianto”.

Saprò ascoltarli?
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Molto bella, complimenti! Si vede che oggi è il giorno delle sirene! mi sono piaciute le tue immagini e i canti di saggezza che esse ti propongono: DEVI ascoltarle!
Ciao
Axel

il 21/05/2002 alle 16:27