Tardo cedendo il dì all’odiata luna
fisa nel ciel biancastra e solitaria
l’ultimo stral vermiglio mesto abbruna
ed avida ogni forma ingolla l’aria;
spinge la vecchia il refe nella cruna
amando la sua terra originaria
a cui la sola morte l’accomuna
e la sua etade quasi centenaria.
A le pietre ella pensa deturpate
dai rudi roghi e dallo scorso tempo
a quelle salme ormai dimenticate
sole dormienti nello scarno campo
né mai più da tant’anni confortate
e che lei sola piange nottetempo.
****
Nota
Sogna è un paese abbandonato tanti anni fa e successivamente restaurato (ad eccezione del piccolo cimitero) e nelle cui case abitano esclusivamente in estate i turisti.