Una e trenta del mattino, ancora sveglio
immerso nella notte del silenzio
mentre le rose rosse e quelle bianche
crescono anch'esse in silenzio
nel giardino
a nove metri dai miei occhi.
Una e trentacique del mattino, assonnato
accendo quella luce antica con fatica
mentre la mia pelle bianca
riflette il soffitto con disprezzo
in una stanza
che mi avvolge con non curanza.
Una e quaranta del mattino, al buio
vedo i tuoi denti così brillanti
mentre sorridi guardandomi dal tuo fianco
ti lasci abbracciare e pure baciare
in un secondo
stai dormendo spensierata.
Una e quarantacinque del mattino, sveglio
sento il tuo respiro così sereno
mentre il mio inizia ad agitarsi
perchè tu sei solo un miraggio
in questo letto
sono solo e non dormo.
Una e cinquanta del mattino, m'addormento
sogno il nostro incontro improvviso
mentre Dylan suona rauco come sempre
aspettando di trovare un posto a sedere
a quella festa
sarò venuto senza rose.