PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/09/2006
Una e trenta del mattino, ancora sveglio
immerso nella notte del silenzio
mentre le rose rosse e quelle bianche
crescono anch'esse in silenzio
nel giardino
a nove metri dai miei occhi.

Una e trentacique del mattino, assonnato
accendo quella luce antica con fatica
mentre la mia pelle bianca
riflette il soffitto con disprezzo
in una stanza
che mi avvolge con non curanza.

Una e quaranta del mattino, al buio
vedo i tuoi denti così brillanti
mentre sorridi guardandomi dal tuo fianco
ti lasci abbracciare e pure baciare
in un secondo
stai dormendo spensierata.

Una e quarantacinque del mattino, sveglio
sento il tuo respiro così sereno
mentre il mio inizia ad agitarsi
perchè tu sei solo un miraggio
in questo letto
sono solo e non dormo.

Una e cinquanta del mattino, m'addormento
sogno il nostro incontro improvviso
mentre Dylan suona rauco come sempre
aspettando di trovare un posto a sedere
a quella festa
sarò venuto senza rose.


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Rintocchi ravvicinati della notte.
Portano ricordi da sognare per placare l'animo.
Un saluto, mati.

il 08/09/2006 alle 18:25

"rintocchi ravvicinati della notte" Mati, sei grande.

il 08/09/2006 alle 20:45

Non appartiene alla categoria che hai scelto: E' BELLISSIMA, UN CAPOLAVORO!!
(Anch'io, spesso, dopo tanti sogni arrivo inadeguata all'occasione).
Per i tuoi giorni senza rose, boccioli di poesia nuova sui tuoi sogni realizzati.
Daniela

il 08/09/2006 alle 20:55