Lucido cambiamento in questo giorno fatato
nel sole del mattino, nella luce del presente
resto frastornato da troppe parole sacre
d'una Chiesa che a fin di bene
crede solo nel triste passato
ed in una frenetica devozione
si dimentica del presente cambiamento
lucido come il sole, candido come neve.
Resta a guardare e predicare con voce lieve
mentre bambini e dottori lavorano sopravvivendo.
Poche chitarre e poche note allegre
solo rimproveri e monotone preghiere
d'una Chiesa frettolosa e colma d'ostinazione
verso un futuro sempre uguale
verso un sogno che mai sarà vero
come pioggia su d'un deserto nel cielo.
Resto in attesa che quell'Lui non resti a guardare
ma si accorga del genio e del progresso cambiato.
A fin di bene dico le mie parole
trasfigurate dalla creazione d'un testo antico
aspettando che volino a chiedere perdono
o solo a far capire un interrogativo comprensibile
che spesso attanaglia chi non comprende ancora
che ciò di cui parlo non è che una vecchia Fede
persa in quel fusto d'albero lungo la strada
e in otto occhi lucenti spenti d'improvviso.