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Pubblicata il 05/09/2006




vive nell'aria
come una brezza d'aprile
è un fiore di parole
fatto di silenzio
eppure è una carezza
che io ti voglio offrire
a te che non conosco
e non so vedere

nasce da dentro
dove più oscuro
è il desiderio
e c'è un'immenso vuoto
da colmare
ma è già sorriso
quel dito al cellulare
coglie fiori in quel prato
fatto di disperazione

e poi l'attesa
saper se mi rispondi
le parole che vuoi dirmi
se nel cuor tuo mi senti

forse è solo
un mio lamento
gocce d'un mare
che uccide nel silenzio
quel parlare muto
quasi una prigione
da realtà scacciate
o divenute aliene

ed ogni giorno scrivo
alzando spessi muri
sopra una galera
che il mondo chiude fuori

quì sul mio prato
dove nasce un fiore

dipinto
nei colori
della
mia
solitudine.



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Anche i fiori della solitudine sbocciano al primo sorriso del sole.
Lirica dell'attesa che si farà parola.
Ciao, mati.

il 05/09/2006 alle 22:39

mi piace perchè è descrittiva e nello stesso rimanda a un agire in divenire..saluti, francesco

il 05/09/2006 alle 22:58

...ma è sempre solo un muto parlare
che chiude sempre stretto il mondo in cui si vive
Io ne ho fatto forma di dialogo assoluto, ma ho rinunciato molto alla voce
dando forza alla solitudine

il 06/09/2006 alle 16:51

SMS

sa di lamento
nel mare di silenzio
che ti uccide


il 06/09/2006 alle 16:52

...è un'analisi accurata di me nel cambiamento apportato dai sms
ciao Francesco

il 06/09/2006 alle 16:54