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Pubblicata il 02/09/2006

La mia terra non muterà mai d'aspetto,
la mia terra rimarrà arida per sempre nei secoli,
a chi mi chiede "se sono stato invitato" per inaffiarla rispondo semplicemente che di essa ne faccio parte e ne patisco ogni sofferenza.
E mi piace ricordarTi grande e benevolo così come ti ho sempre immaginato anche se c'e' chi mormora di scheletri nell'armadio che io non ho visto...
Ebbene, io la mia terra l'abbandono e la lascio a te che pensi di conoscerne le viscere:io vado ad abbracciare la sabbia della gente povera e comune, mentre tu col tonto, bevete del vostro buono e "caro" vino, pensando di risolvere l'enigma che in eterno assale questa terra,la mia e la tua terra.



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