Mio me stesso in uno specchio
Mia angelica follia
Mio tamburellante ed ossessivo me stesso
Mia nascosta realtà
Mio violento quadro rosso
Mia irresistibile evanescenza
Mio innocentissimo peccato
Niente, nessuno, nessuno e un niente caparbio
Potrà mai capire, capirmi, capirti, capirci.
Mio slancio
“… E’ solo per questo motivo e c’è dell’altro”
e improvvisamente sangue nelle orecchie
“Che domanda del cazzo … “
Lasciarti là, vestirmi di un facile orgoglio, e sparire ..
Ghiaccio nello stomaco
“Che risposta del cazzo ..”
Il mio cuore moriva e rinasceva, e non si riconosceva, non mi riconosceva.
“Andiamo adesso, al Mare andiamo stanotte ..”
La sedia bruciava
Bruciavo dal parlarti
“Sei come tutti gli altri … “
… moriva e rinasceva, e non ti riconosceva
“… saresti la prima persona a cui lo direi”
moriva …
“Bastardo, bugiardo schifoso ..”
“Continua pure, continua, tanto non cambi la mia idea …”
… Un dolore insolito, nemico e persistente che non conoscevo e non riconoscevo
Un attesa eternamente lenta, rapidamente chiudeva quell’insano covo di parole
Caricava la mia corsa via da quella gabbia di corpi, macchine e sguardi
e vestiva al mia sera di una maschera jokeriana accattivante e cattiva.
Cane io che rovistavo nei rifiuti
Rovesciavo cassetti
E sbranavo i ricordi
Ma niente di quello che mi raccontava la memoria ti assomigliava
Nessun deja vu a confortarmi
Tu una rarità spiazzante
e io che mai mi spiazzavo
mi ritrovavo in un mare scurissimo
e
ti
pensavo.
Notte, prime luci, soliti movimenti, orari rispettati, volti nuovi e obsoleti
Stridio di freni, occhi stanchi, odori forti, meccaniche corse
Primo battito
Secondo battito
Gli altri rapidissimi, passi incerti e sicuri, sicuri ed incerti
forte come una piuma mi nascondo e …….
…… “Buongiorno”
Freddo d’inverno, un silenzio assordante ed amico, una calda sensazione di unione
Voci timide e sincerissime e poi
Ti ho voluto più vicina
sempre più vicina
ancora più vicina e poi …
Le nostre braccia si conoscono per la prima volta, i nostri odori insieme per la prima volta
Loro sì. Si conoscono e so riconoscono
Ed è ….
……. Bellissimo e sacro
nuovo ed antico,
semplicemente
da
non
scordare
mai più
Ti voglio un bene assoluto, forte e tenace
le emozioni sui nostri corpi, maledette ed incantevoli
sono follie bellissime, ma pure follie …
Il desiderio che ho è una follia
I miei pensieri su di te follia
E follemente ti vedo distesa senza più difesa, lentamente la mia bocca percorre le tue ginocchia
E brividi ovunque mentre osservo le tue espressioni
Una sottile paura mista ad una voglia cruenta
Ti guardo negli occhi mentre corro tra le tue gambe
Le mie labbra arrivano fino al tuo mistero
La mia lingua per conoscerti fino all’infinito
Una stanza coperta di quadri
Tutti quei volti d’invidia a guardarmi dentro di te
Ed una musica accecante che copre le nostre voci
Mi muovo come un serpente ad ogni tua nuova forma
E fissarti è sublime.
Non saranno i miei movimenti a farmi godere
Ma la vista del tuo piacere sul tuo volto incantevole
FOLLIA FOLLE E FOLLEMENTE FOLLIA