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Pubblicata il 31/08/2006
sta lì, accanto alla vetrina
lo sguardo sui colori
che offrono dei sogni

ti guardo ancora, incerto
fantasma d'un passato
il corpo sfatto
le troppe rughe in viso
capelli grigi lasciati
alla deriva
eppure un tuffo al cuore
m'ha soffocato il fiato
forse quarant'anni il tempo
che più non t'ho veduto

e tu che
non lo sai nemmeno
di quando ti guardavo
e in te vedevo il sole
sei stata il primo amore
e non te l'ho mai detto
ma m'incantavo sempre
quando correvi a scuola
con le treccine al vento
e la sottana rosa
col tuo sorriso
che non sapeva pianto

e non lo sai nemmeno
i sogni che facevo
quando la notte
nel buio ti pensavo
poi un giorno sei svanita
andata via con la famiglia
verso un'altra vita

si, forse quarant'anni
son corsi nella via
ti ritrovo stanca
lo sguardo triste
pieno di malinconia

mi guardi mentre
m'avvicino e vorrei
poterti dire "mi ricordi ?
sei stata il primo amore "
il tempo porta via
ogni illusione
ed alla fine in mano
nulla ci rimane
come un fiocco di neve
preso mentre vola
dura un sorriso
poi lento se ne va
come una lacrima
smarrita

ma il tuo sguardo
torna alla vetrina
nei tuoi ricordi
son rimasto nulla
mentre muto guardo
il vetro che specchia
il mio presente

un'auto sfreccia via
e un turbine muove
i miei radi capelli

a fianco a me ti vedo
coi resti degli anni miei
più belli.
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Che poesia malinconica, mesta e nostalgica! Gradevolissima da leggere, amara se ascoltata troppo col cuore. Ma bella e profonda...la tua memoria è una botte di ferro, di certo almeno quando si tratta dei ricordi, quelli affettivi e cari dell'amor d'un tempo...ma il fatto che tu abbia potuto rivederla e per un attimo aver presentificato il passato, questo ti basti per quietare l'animo dai segni del tempo...se può bastare...ciao Airon - wolfgang

il 31/08/2006 alle 21:30

..è un pò lunga, ma è difficile raccontare in poche righe tante sensazioni, come un falsare la storia
Credo che molti passati i 50 ci si ritrovino
Grazie

il 31/08/2006 alle 23:10