PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 30/08/2006
Sulle pietre ammassate dal tempo
incurante del vento che scorre
triste e sola mi adagio all'ambiente
tra concerti di grilli impazienti.
Un albero nudo mi fà compagnia
con le mille dita che ondeggiano a tempo
ma solo la tenda che lercia e malconcia
vive all'esterno si lascia incantare..
Ho occhi di legno con vernice annoiata
e tegole in sangue sul capo in discesa.
Il resto di me ruvido e grigio
da un bel rampicante si fa possedere
che lento e sicuro come dolce amante
ricopre ogni angolo rendendolo mozzo.
Ma all'interno di me c'è il posto più solo
tra i tanti grappeggi e le bambole ai muri
al centro una tavola con solo due sedie
un vaso scheggiato di blu poco intenso
tra quelle due sedie immagino lieta...
in intarsi pesanti e possenti
un dio e la sua dea.......in eterno distanti!
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che dire se non che mi è davvero piaciuta, non sufficientementa ricercata, sgorgante da una idea molto bella :
"la casa è chi ci abita, non il suo arredo, e dove non c'è concordia...la casa è, per quanto ricercata ed adorna, triste!"
*****pierguido

il 31/08/2006 alle 09:19

le mie poesie non sono mai "ricercate"le scrivo per come nascono,ciò che amo sono le idea...cmq grazie per lo pseudo complimento!!!lisa

il 31/08/2006 alle 12:01