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Pubblicata il 13/07/2001
E fugge, la tua mano fugge,
come neve al sole vedo sciogliersi il tuo alone che a volte,
mi incanta e solitario agli occhi estranei,
rimane muto e sorridente soltanto per me.
Ma ora no, non c'è!
Ma fugge, e ancora fugge la tua mano.
E' come se volessi nasconderti,
come se volessi rifugarti nei giardini di malinconica tenerezza,
di cui tu riesci a celarmi l'uscio.

Mi vedo come il piccino incantato dalla caramella
che gelosamente nasconde nelle sue tasche
e che dopo averne assaporato il gusto
non resiste ad un nuovo assaggio
manifestando la sua gioia agli altri
ma nello stesso tempo contrariato
per aver svelato il suo segreto.
Così la sensazione di averti mia,
nasconderti agli altri, celarti agli occhi altrui,
ma incapace di tenerti oscura alla bellezza del mondo.
Gioioso e goloso della tua bontà,
gioioso e contento di invitarti alla vita.

Ma la tua anima fugge percorrendo boschi d'incanto
galoppando a perdifiato.
Fin quando un nuovo mio invito
cercherà di raccoglierla e tenerla per mano.
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