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dck
Pubblicata il 25/08/2006
Odio le critiche, le persone critiche,
quelle che cercano i difetti
come fossero pepite d’oro,
che ne parlano fra l’oro
con espressioni di forte supremazia e distacco.
E a malincuore a volte ci casco,
mi lascio permeare dai loro inganni
e le compio anche io:
vorrò esserne scevro,
vorrò lasciarmele alle spalle
e godere di un immunità di giudizi
che mi renderà sempre più libero.

Ho visto riflessa
nello specchio di uno scompartimento di un treno,
una lingua di cerniera
che pendolava da un bagaglio pesante ed ozioso.

Era e stava lì fra due braccia metalliche
della griglia di supporto sotto la valigia,
e il movimento del treno continuava a muoverla,
tenerla viva nei suoi andamenti
e morta di ogni cambiamento.

Era schiava di un oggetto grave,
mi si dimenava di fronte per lamentarsene
e ho pensato a quante altre ne avevo ignorate
nei miei viaggi nel mondo.

Poi ho violentato quella ipnosi,
ho virato lo sguardo
e ho letto di te nell’imbrunire
del litorale alla mia sinistra.

Queste libertà le amerò sempre
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Davvero bella! Grazie. Ciao, alcide.

il 26/08/2006 alle 00:27

Lingue di cerniere...stanno lì a mettersi in mezzo, curiose e critiche, meglio rivolgere lo sguardo altrove.
Ciao, mati.

il 27/08/2006 alle 16:18

VERISSIMA....... bacio, nicla

il 19/03/2007 alle 11:09
dck

Bacio anche a te
Dck

il 19/03/2007 alle 11:38