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Pubblicata il 23/08/2006
Prendermi la notte fioca alle tue labbra
che si versa come la luna nel mare.
Una milonga cieca luccicante di lustrini
come gli occhi di un fisarmonicista
che libera dai violini una strozzata nota.
Binari si cammina scambi.
Fermarmi qui fedele dispersivo
e fingere tra le mani un saluto che ti riprende.
Corridoi mura e vento discendi.
Senti il correre del treno sfogarsi
da chi fugge a chi rimane in quegli sguardi.
E t’inciampi passo e respiro.
E sugli spiazzi s’incide l’altra faccia a terra.
Mentre d’intorno in ogni orma si aspetta.
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nel silenzio della notte...ti invio la mia"Buonanotte!..Ciao Luigi Diego.
Dora

il 24/08/2006 alle 01:04