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Pubblicata il 21/08/2006
Con poco
superi felice
il tramonto dorato di un giorno,
hai risveglio
alla luminosa alba dell’altro .
Con leggerezza di felicità
riempie il cuore
il gesto arcano e compulsivo ,
l’immergersi nell’accoglienza di lei.
Ancora una volta,
inaspettato , il venereo piacere,
riporta ad un pacato esistere
le turbolente ansie .
E l’equilibrio
di forze e di impulsi,
si offre più facilmente
alla ragione.

Agosto 2006
“una tantum!”
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Trovo curioso che, nella tua bella poesia, parli di felicità e in definitiva la riconduci alla ragione. Riprendi così un nesso antico fra queste due, dove il nesso era: non si dà una senza l'altra.
Quel poco, quindi, è tanto se basta a essere felici...Ciao

il 21/08/2006 alle 23:34

Si,d'altra parte ricordo che alcuni momenti, ritenuti gradevolissimi per antonomasia , come il piacere dell'abbraccio sessuale, pur non essendo Felicità, predispongono ad uno "status di benessere" che mette successivamente,appunto, la "ragione"in un sereno e felice stato, capace di affrontare meglio le sorprese della quotidianità .Cosi può "filosoficamente" saper cogliere "sprazzi leggeri di felicità" in ogni opera quotidiana.
L'inconsistenza dell'una (felicità) si completa ed è ricondotta nel "razionale" dalla ragione : questa ne è quindi la necessaria amministratrice e conservatrice scegliendo di volta in volta le azioni da compiere a tale scopo.

il 22/08/2006 alle 06:46

...e il ricordo diventa indimenticabile..

il 22/08/2006 alle 20:31

...indimenticabile...ed atteso nelle nascoste speranze..

il 22/08/2006 alle 22:04

La serenità dell'accoglienza in sè, senza ormai l'ansia forse giovanile, della competizione. Grande tranquillità e accettazione. Molto bella

il 23/08/2006 alle 09:02

Per me "felicità" è quando l'abbraccio, oltre ad essere "sessuale", accoglie anche l'anima...
Cinque stelle per la tua poesia e per le tue riflessioni.

il 23/08/2006 alle 10:18

si, hai capito... e ti giunga con tutto il cuore, l'uno...sublimato, parimenti l'altro Pier

il 27/08/2006 alle 14:20