PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/08/2006
All’angolo del remoto
Quand’era soffice l’idea del mattino
Come un brillante irrorato
Folgorava la matassa del cielo

Da sopra la finestra semiaperta
Ruzzolava un ranuncolo pensile
Contro il divelto stupore
Delle mura scottate dalla muta raggiera.

Mia nonna al piano di sotto
Soffriva le smanie della gatta
Che risoluta sfidava i rametti
D’abeti, d’olmi cinguettanti.

Per le sterpaglie e il fogliame sciolto
Il levriero ringoiava l’attesa
Di poggiarsi tergo al padrone
Che sbadigliava di fresco sonnecchio.

Così avveniva l’estate.
L’acqua tracimava sul secchio
La cesoia spaventava il pollaio
Latte e caffè saporivano il gazebo.

Una donna s’alzava in piena luce
prudente scendeva i gradini
la pancia addolciva
con dita radiose;
ritornando, un fruscio
il marito ha già colto per lei
la mantellina ed il cuscino.

Avveniva l’estate
del loro primo bambino…


P.S. Approfitto per augurare a tutti gli amici di Ph, l'augurio di un buon ferragosto, e in generale un proseguimento estivo che soddisfi i desideri di ognuno di voi...saluti francesco
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Grazie per l'augurio, e speriamo in un ferragosto carico di parole e poesia, come le vive immagini che ci lasci tu.
Ciao, Daniela

il 13/08/2006 alle 10:27

Dolci immagini di un tempo in cui la vita scorreva con semplicità e i sentimenti erano vissuti con maggiore intensità.
Accetto di buon grado il tuo augurio, ma sia valido anche per te, che hai diritto a realizzare i sogni che più premono nel tuo intimo.
Un abbraccio, mati.

il 13/08/2006 alle 23:45

Una dolce poesia come augurio, grazie Fra. Ma sopratutto un dolce proseguimento a te. Una abbraccio nadi

il 14/08/2006 alle 18:13