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Pubblicata il 04/08/2006
Giò il barbaro.

Molto tempo fa
dopo i giorni
e le stagioni morte
nasceva Giò il barbaro
il pellerossa.

Capelli rossi come fuoco,
un viso d'angelo da perdonare
ma chi lo conosceva
scansava sorte e non vedeva.

Era Giò l'attaccabrighe,
il rissoso !...
da un vecchio amico
così chiamato.

Aveva due stirpi
nelle vene del suo sangue,
quella di carne sanguigna,
quella dell'antica poesia.

A lui carezze gli mancava
mai sazio dell'amore lui era,
bracieri addosso gli piovevano
saltava come un grillo
per non soffrire.

o ! mondo
dei vecchi archibugi
di vecchie fiamme,
odi
e senti
questa sua voce
che sia per sempre
musica di pace.

il poeta narratore.
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