Il castagno sul colle
M'abbraccio al tronco
ad occhi chiusi assorto
e stringo le dita inserite
sull'aspera scorza
nelle ferite del Tempo
Resto a scrutare
quieti orizzonti in me
semisommerse memorie
di rami e foglie nel sole
gocce lucenti d'acqua
e grosse castagne carpite
alle spine a sassate
di fionde tese a colpire
Aspiro fremente
odore di giovani donne
a gambe nude
tra gonne e grembiuli
e candidi busti disciolti
salite ansanti sul colle
a raccogliervi frutti ed arbusti
da portare in paese
La terra intorno
offre alle rosse radici
umide linfe vitali
profumi d'erbe e di smosse
zolle riaperte
e piogge e vento
e raggi solari il cielo
da sempre
Sono quì attorno all'albero
che ci ha visti nascere e crescere
correre ignari dell'ore perse
e ci ha poi visti partire
Caracas, luglio 2005
* * *