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Pubblicata il 31/07/2006
Cenere.

Arde il tizzone
alimenta tempo
dal camin si sente
brucia i decenni.

Arde il ceppone
che la notte attende
un uomo sente
il suo anno mesto.

Anno in cui un sordo
non ha voluto udire
capire una chimera
farne melodia.

Arde la vita
che fugge,lì rapita,
ora incominciata
ora già finita.

Cenere
è tutta cenere:
il nostro corpo
la sedia dove siedo.

Lontano avrò pensiero
a costruir domani
saperne cosa inutile
averne già la fine.

il poeta narratore.
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