Soavemente m’incontra pacato
come di matita sicuro il tratto,
il giorno percorre disteso l’eterno
sfiorando velluto leggera mano,
il riposo di corpo assetato,
di macchia l’ombra protegge
da strali appuntiti raggi
inondando frescura pace
d’acqua placare crepe l’arsura.
Torbido sguardo pesante assente
cullato da suoni e rumori,
il cielo pieno di note
suonando tocca le onde,
echeggiano canti intorno d’ali
marina ti bacia la brezza,
profumo di sale le nari intrise
assaporano il mare pieno di voci.
Sabbia avvolgente di letto caldo
profondo tepore circondan le membra,
soddisfano cheti aperti pensieri
dintorni di pace canditi momenti,
donati d’ameni filtranti paesaggi
regina maestosa natura offerta,
s’avvinghia si cala riempie di vita
magico etereo riviver momento.